Quali sono le banche ed i conti correnti più convenienti?

Ancora oggi si sceglie il conto corrente della propria famiglia e vi si resta legati per anni, per comodità, per sicurezza e per non dover affrontare tutti i cambiamenti legati allo spostamento delle utenze e dei pagamenti dall’una all’altra parte.

L’indagine della Banca d’Italia dello scorso anno in riferimento al Gennaio del 2020 dice che i conti aperti da più di 10 anni costano di più di quelli che si aprono oggi, per cui non sempre restare fedeli alla stessa banca e al proprio conto corrente porta dei vantaggi.

In genere, però, per aprire un conto, è importante fidarsi, valutare i costi, le commissioni applicate, la banca deve essere trasparente sui costi.

È anche importante fare un confronto dei vari conti, le offerte sul mercato e le commissioni applicate; le banche devono offrire conti con commissioni, costi e servizi trasparenti.

I conti correnti costano di media il 2 % in più dell’anno scorso, mentre per i costi dei conti giovani sono diminuiti.

È bene che i conti permettano di usufruire anche del homebanking.

Per stilare una classifica dei conti più convenienti è bene prima di tutto evidenziare in genere tre tipi di categorie, quanto non esiste un conto migliore per tutti in modo assoluto.

Le tre categorie sono: giovani, famiglie e pensionati.

Tra le banche meno costose ci sono: Banca Sistema, Widiba, Webank, Hellobank!, Fineco, mentre le banche tradizionali hanno costi molto elevati.

Cambiare, trasferire le domiciliazioni, la chiusura del vecchio conto, non è facile, ma dal 2017 c’è la possibilità di far trasferire tutto dalla nuova banca dove si vuole aprire il conto, il tutto deve essere completato entro 12 giorni da quando si effettua la richiesta.

Se la banca non rispetta questi tempi, allora il cliente può chiedere un risarcimento.

Il sistema bancario sta cambiando e ha modificato le dinamiche del mercato a scapito dei clienti: inoltre le fusioni hanno visto ridurre il numero delle banche e l’offerta de prodotti.

La nuova banca può anche cambiare le condizioni del correntista o può mantenere quelle del conto precedente, magari possono essere meno vantaggiose rispetto a quelle del proprio oppure le può cambiare a patto che avvenga con un preavviso di 60 giorni, ma il cliente può reclamare e richiedere che vengano riapplicate le vecchie commissioni.

Le fusioni hanno visto ridurre il numero delle banche e questa ha comportato la diminuzione dei prodotti da esse offerte.

 

A cura di Mary E. Attiani | 02 settembre 2022
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