Le app per pagare delle neobanche sono migliori?

Si dice spesso che le Neobank, chiamate anche fintech o challenger bank, abbiano app mobili migliori e più moderne rispetto alle grandi banche tradizionali. Ma è vero?

Le applicazioni delle nuove e vecchie banche non sono molto distanti in termini di qualità, secondo una valutazione globale della società di consulenza Sia Partners. Alcune neobanche ottengono punteggi molto alti in questo nuovo studio; ma la top ten europea delle migliori app di Sia include anche le istituzioni finanziarie tradizionali.

Sia ha esaminato le app di un totale di 79 banche in Europa, Asia e Canada.

Contatto diretto con la banca

La facilità d'uso delle app bancarie è molto importante perché costituiscono sempre più il contatto diretto tra banca e cliente. Le nuove banche solitamente forniscono il proprio servizio clienti tramite la funzione chat nell'app, non hanno uffici fisici e permettono anche di gestire altri prodotti finanziari nell'app.

Sia ha valutato le app mobili sulla base di 80 punti, comprese le funzionalità (effettuare pagamenti, organizzare le carte), l'usabilità (essere in grado di trovare qualcosa facilmente), oltre all'aspetto e al tatto.

Revolut e Bunq ottengono un punteggio elevato.

L'istituto di moneta elettronica britannico Revolut alla fine ha vinto, seguito dalla banca belga Belfius.

Nella top ten ci sono anche due banche italiane: Banca Intesa ed Illimity, rispettivamente al terzo ed al nono posto. La qualità delle loro app è relativamente alta. Sfortunatamente, altre banche italiane non sono presenti.

L'app della tedesca N26 è all'ottavo posto. 

Meglio le neobanche?

Secondo questa valutazione, l'affermazione spesso sentita dalle stesse neobanche secondo cui le loro app sono molto migliori di quelle delle principali banche è quindi errata, o non più corretta. Le banche tradizionali potrebbero essere state risvegliate dalle fintech e stanno recuperando terreno; ma si può tranquillamente dedurre che neobanche come Revolut, Bunq e N26 hanno ottime app per il mobile banking.

 

A cura di Mary E. Attiani | 02 giugno 2022
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